Non è sempre facile riconoscere le bombole per gas refrigeranti legalmente acquistabili sul territorio europeo. Negli ultimi tempi sono riapparse sul mercato bombole di cui non è permessa la circolazione. Che tu sia un tecnico del settore o un cittadino che vuole informarsi, ecco tutto quello che devi sapere per scegliere consapevolmente.
Le linee guida di Assofrigoristi
Non sono molti i punti da tenere sotto controllo quando parliamo di bombole per gas refrigerante, ma agire senza conoscerli espone l’acquirente a rischi da non sottovalutare. In linea generale, a supporto del personale di settore, Assofrigoristi ha realizzato delle linee guida riguardo le bombole per refrigeranti trattando il tema a tutto tondo. Nel documento sono presenti utili indicazioni anche sulla gestione del loro “fine vita”. La Guida è disponibile nella sezione “linee Guida” del portale Assofrigoristi.
Vediamo però i punti salienti.
Le tipologie di bombole vietate secondo la normativa
Le bombole per refrigerazione destinate al mercato della climatizzazione e del condizionamento hanno una pressione che varia tra i 30 bar e i 50 bar e che consente di mantenere i refrigeranti sotto forma liquida.
Il posizionamento del simbolo Pi Greco o Pi sull’ogiva è il primo aspetto a cui porre attenzione.
Infatti, esattamente come spiega la norma EN 1089-1, sono da considerare idonee solo le bombole con marchio sull’ogiva.
Questo simbolo è la dichiarazione di conformità equivalente al marchio CE per le bombole, che rispettano la normativa T-PED.
Al contrario le bombole marcate sul corpo non sono idonee. Questo perché le bombole con simbolo sul corpo non consentono la ricarica e si riferiscono alla vecchia norma.
Quali sono i rischi sono associati a bombole non conformi?
In primo luogo si devono considerare i rischi per la sicurezza. Acquistare una bombola a norma significa essere sicuri che abbia seguito iter di produzione e controllo per ogni suo componente, oltre che:
- l’impiego di materiali specifici
- procedure di saldatura certificate
- specifiche per la marcatura
- certificazioni per le valvole
La conformità alla normativa T-PED richiede il rispetto della EN 13322-1 per il trasporto delle bombole ricaricabili.
Insomma, essere illegale significa che non si è fatta attenzione ai potenziali rischi associati ad oggetti che possono contenere gas compresso a decine e decine di atmosfere.
Inoltre, immettere sul mercato bombole non a norma comporta pesanti sanzioni, un ulteriore punto da non sottovalutare.
Come riconosco un cilindro non legale? A cosa porre attenzione?
I principali aspetti a cui porre attenzione per riconoscere un cilindro non legale:
- non riportano il marchio Pi per la certificazione di conformità
- non hanno la punzonatura della data di collaudo
- sono punzonati in modo o posizione errata
- non riportano la pressione di prova
Queste sono le caratteristiche che possono far capire che la bombola costituisce un pericolo per la sicurezza.